domenica 7 aprile 2013

Krampus

I Krampus sono diavoli in forma di uomini-caproni che la sera del 5 dicembre seguono in processione San Nicolò per le vie dei paesi gridando e rumoreggiando con campanacci, catene e bastoni. Secondo la tradizione popolare il santo aiutato dal suo servo Davide porta dolci e piccoli regali ai bambini 'buoni', mentre i Krampus scovano e castigano quelli 'cattivi'.
Si tratta di un'antica tradizione contadina diffusa in tutto l'arco alpino, soprattutto nelle regioni di lingua tedesca comprese tra la Svizzera e la Slovenia, che pare abbia qualche relazione con i festeggiamenti di origine pagana del solstizio d'inverno.
I Krampus portano abiti laceri e consunti, spesso confezionati cucendo assieme pelli di animali e indossano maschere di legno scolpito con fattezze mostruose di regola decorate con un paio di corna di caprone per renderle ancora più spaventose. In pubblico la maschera non deve essere tolta per nessun motivo.
Se un tempo potevano in qualche modo incutere apprensione tra i paesani oggi le sfilate dei Krampus si sono trasformate in manifestazioni accuratamente organizzate e pubblicizzate a beneficio dei turisti e soprattutto dei bambini, in pratica una divertente anticipazione delle imminenti festività natalizie e di fine anno.

All'inizio degli anni '50 avevo sei anni e vivevo nel grande maso della mia famiglia. Il nonno ha avuto la brillante pensata di farmi partecipare alla sfilata, così ha fatto preparare un bellissimo costume in pelle di capra ed ha commissionato ad uno scultore locale la realizzazione della maschera. Un paio di scarponcini ferrati ed un campanaccio completavano l'opera.
Naturalmente la sfilata è stata un successone ed io mi sono divertito come un matto. Avevo preso la mia parte talmente sul serio che quando sono riusciti ad acciuffarmi ed a riportarmi a casa non c'è stato verso di togliermi né il costume né tanto meno la maschera fino al mattino successivo.
Il nonno mi aveva sempre chiamato Jorgele, che in italiano corrisponde a Giorgetto, in ricordo di suo fratello Jorg, caduto sul fronte dolomitico nel terribile inverno del 1916. Quando sono sceso nella stube per la colazione ancora col costume addosso e la maschera ben salda sottobraccio ha riso fino alle lacrime, mi ha fatto sedere sulle sue ginocchia e mi ha promosso sul campo al rango di Jorg der Krampus. Di qui il mio nick, il nome di questo blog e tantissime altre cose.